È nato il SIULP Funzionari e Dirigenti E DIRIGENTI

Cari Colleghi,

come deliberato dai lavori dell’ottavo Congresso Nazionale, il Siulp ha costituito un’organizzazione dedicata precipuamente ai Funzionari e Dirigenti della Polizia di Stato, denominata “Siulp Funzionari e Dirigenti” (SIULP FD).

Scopo di SIULP FD, che nasce in una fase particolare del nostro Paese e in un momento assai impegnativo per la nostra Amministrazione, è quella di dare ascolto, raccogliendo denunce di disfunzioni, proposte e soluzioni, oltre che voce a tutti i Funzionari e Dirigenti della Polizia di Stato rendendoli protagonisti delle scelte sulla politica della sicurezza che hanno immediate ricadute anche su di loro. L’obiettivo è di mettere insieme tutti coloro che si riconoscono nei principi, valori e politiche del più grande sindacato di Polizia, il SIULP e di costruire un nuovo modo di tutelare i diritti di Funzionari e Dirigenti che, estraneo all’egocentrismo dipartimentale, sappia interpretare le loro esigenze trovando le idonee risposte anche attraverso un nuovo sistema di relazioni sindacali che, partendo dal DPCM del 2 marzo 2018 emanato in attuazione del provvedimento di riordino delle carriere, stabilisca le modalità attuative dell’area negoziale dirigenziale delle Forze di polizia ad ordinamento civile.

Un traguardo storico da sempre voluto con forza dal SIULP proprio per meglio rispondere alle esigenze dei Colleghi dirigenti che, non essendo contrattualizzati, nel tempo, si sono visti sempre più surclassati rispetto alla dirigenza pubblica specie sotto il profilo dei diritti e quello retributivo. Capace di affrontare anche le criticità che attengono al rapporto con la nostra Amministrazione e alle regole “cangianti” che fanno emergere uno spaccato sempre più precario e penalizzante al punto che la legittima discrezionalità spesso si è concretizzata in vero e proprio arbitrio.

Per tali ragioni il Siulp, dopo l’approvazione e la costituzione della nuova area negoziale dirigenziale, attraverso la nuova organizzazione deliberata dall’ottavo Congresso, ha voluto dare vita ad un organismo interno all’Organizzazione che, rivolgendosi in via esclusiva ai Funzionari e ai Dirigenti, mettesse a loro disposizione una struttura che, in sinergia con il SIULP, possa usufruire direttamente dell’intera rete capillare sul territorio della nostra Organizzazione, oltre che della vasta e specifica esperienza maturata nel corso degli anni da tutti i dirigenti sindacali in materia di contrattazione e tutela dei diritti.

Inoltre, con la costituzione della nuova struttura che avrà ampia e autonoma soggettività contrattuale, l’intento è quello di offrire a tutti i Funzionari e ai Dirigenti l’opportunità di essere protagonisti del proprio futuro partecipando direttamente alla formazione delle piattaforme rivendicative ma anche di individuare le priorità rispetto agli obiettivi da raggiungere.

La volontà è quella di creare uno strumento che, partendo dalle criticità e dalle sofferenze che questi Colleghi lamentano da tempo nell’ambito ordinamentale e lavorativo, sia sostenuto dai valori e le idealità che sono propri del DNA del SIULP, per individuare il miglior percorso di emancipazione e valorizzazione della Dirigenza della Polizia di Stato, almeno al pari della Dirigenza pubblica, esaltandone però anche la specificità propria del nostro servizio così come sancito dalla Legge 121/81.

Ecco perché diventa centrale la costituzione di un sistema di relazioni sindacali che gli consenta la possibilità di rapportarsi e confrontarsi sia con i colleghi che operano sul territorio che a livello centrale, sia con gli interlocutori che, di volta in volta, saranno individuati quale centro decisionale per la risoluzione delle problematiche da affrontare.

Il percorso che si vuole delineare, partendo dalla considerazione del ruolo centrale, delicato e fondamentale che la Dirigenza della Polizia di Stato svolge nel nostro Paese, quale garante della coesione sociale, della difesa delle istituzioni democratiche e della sicurezza dei cittadini, è finalizzato ad affermare che la Sicurezza, oggi, rappresenta una conditio sine qua non anche per lo sviluppo economico, oltre che sociale e politico del nostro Paese.

Per questo i Funzionari e Dirigenti del Siulp svilupperanno, d’intesa e nell’alveo dei principi statutari del Siulp nel suo insieme, percorsi finalizzati ad affermare nuove e più efficaci politiche della sicurezza, attraverso confronti e iniziative atte a legiferare gli strumenti normativi che occorreranno per garantire sia la mission istituzionale, ma anche l’esaltazione della loro professionalità, così come sinora fatto per tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato contrattualizzati.

Parimenti SIULP FD, sempre in sinergia con il SIULP attiverà una serie di confronti, anche attraverso seminari e convegni, coinvolgendo la società civile, i rappresentanti istituzionali e degli enti locali, di quelli imprenditoriali e dell’associazionismo, oltre che delle forze politiche, per trovare momenti di sintesi delle diverse istanze che, garantendo il binomio inscindibile di sicurezza e libertà, possano in futuro immaginare una sicurezza declinata come Sicurezza Sociale ancor prima che Ordine Pubblico, riaffermando la primazia e la centralità dell’Autorità di P.S. civile quale garante di questa nuova filiera di servizi e di opportunità per la colettività.

Per dare immediata operatività a questo nuovo percorso, è stato istituito uno specifico Comitato nazionale, composto da Dirigenti e Funzionari, anche del Ruolo Tecnico, Scientifico, Sanitario e Professionale che, oltre ad elaborare una piattaforma contrattuale e rivendicativa delle esigenze di questo personale corroborata da tutti i suggerimenti che arriveranno dal territorio, svilupperà ogni utile iniziativa per la tutela dei Funzionari e Dirigenti della Polizia di Stato. Tra i temi all’attenzione dei lavori, particolare riferimento sarà rivolto all’ambito dei percorsi professionali e di carriera, in modo da prospettare un nuovo quadro di riferimento che, tenendo in considerazione elementi oggettivi per la valutazione della meritocrazia dei singoli colleghi, fissi percorsi e parametri certi i quali, a parità di condizione, salvaguardino anche il potere discrezionale dell’Amministrazione nei limiti che l’azione amministrativa consente.

In merito l’obiettivo è quello di rivendicare momenti di codeterminazione dei processi decisionali che riguardano il personale, il suo stato giuridico e di avanzamento, pur nel rispetto delle singole e diverse prerogative, ma che garantiscano un bilanciamento tra tutte le esigenze in gioco.

Il Comitato, con il suo lavoro di squadra che sarà frutto anche del confronto con tutti i colleghi del territorio e delle indicazioni politico sindacale del SIULP, si occuperà anche delle legittime aspettative di carriera dei Funzionari e dei Dirigenti. Per questo cercherà di definire percorsi e tempi certi di incarichi e mobilità che, dando la possibilità a tutti di svolgere funzioni strategiche, sia a livello periferico che centrale, certifichino le effettive assunzioni di responsabilità e, nell’ottica della diversificazione e accrescimento della professionalità, premino i sacrifici effettivi fatti dagli interessati.

In tale contesto è obiettivo prioritario la previsione di adeguati riconoscimenti economici per risolvere o sostituire l’attuale politica alloggiativa e di trasloco a seguito dei trasferimenti di autorità.

Giacché si ritiene irrinunciabile la previsione che gli stessi siano informati della nuova sede di servizio con un congruo anticipo in modo da garantire sia le esigenze familiari e scolastiche rispetto alla data di assunzione del nuovo incarico, sia la migliore organizzazione possibile per l’Amministrazione e per chi è interessato dalla mobilità.

In merito a quest’ultimo aspetto, altro elemento qualificante dell’azione di SIULP FD sarà la rivendicazione di un quadro chiaro e trasparente che ne disciplina l’attuazione, fatta salva la scelta dei particolari incarichi legati alla funzione di Autorità di P.S. provinciale.

Il tutto partendo dal presupposto ineludibile che la serenità personale e familiare, oltre che condizione irrinunciabile per svolgere nel modo più proficuo possibile la propria funzione, è anche volano per incentivare il raggiungimento degli obiettivi che l’incarico prevede oltre che alimentare il senso di appartenenza.

I Funzionari e Dirigenti SIULP ritengono cruciale, a tal proposito, che il tavolo contrattuale diventi la sede naturale anche per definire le varie rivendicazioni economiche, attese dai colleghi, rispetto al diverso impiego con annesse maggiori responsabilità a cui attribuire ulteriore retribuzione (es. l’attribuzione di una specifica indennità per la direzione dei servizi di Ordine Pubblico, ovvero quella della direzione di particolari Uffici disagiati o di Uffici della stessa fascia ma con valenza estremamente diversa).

Tali questioni, infatti, potranno essere affrontate necessariamente e solo sul secondo livello di contrattazione; poiché una siffatta architettura retributiva, potrà garantire sia un trattamento omogeneo di primo livello con la Dirigenza delle altre Forze di Polizia ad ordinamento Militare o le Forze Armate, sia l’esigenza di premiare le prerogative e le responsabilità della Dirigenza della Polizia di Stato, che sono esclusive in materia di titolarità dell’Autorità di Pubblica Sicurezza. Percorsi che sino ad oggi era impossibile anche solo immaginare e che, se non si interviene con mirati correttivi al D.lg. 95/2017, rischiano di non essere attuati nemmeno oggi.

In tale ambito è obiettivo prioritario per SIULP FD aprire, sia con l’Amministrazione che con il Legislatore, un confronto finalizzato a cristallizzare la delicata funzione di Autorità di P.S., esercitata in via esclusiva dalla dirigenza della Polizia di Stato (come statuito dalla Legge 121/81), per riaffermare la pari dignità con l’Autorità “politica” provinciale e per legare alle responsabilità che oggi gravano su di loro, anche le potestà che sinora sono state compresse o completamente disattese. Il tutto anche per atteggiamenti equivoci delle altre figure previste dal delicato assetto ordinamentale disegnato dalla Legge 121/81 in materia di sicurezza.

In merito, particolare attenzione sarà dedicata, soprattutto in conseguenza delle numerose innovazioni normative che si sono succedute in materia (pacchetti sicurezza, che vedono oggi il Sindaco del capoluogo di provincia componente effettivo del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica), ai rapporti tra l’Autorità provinciale di P.S. tecnica ed i Sindaci che rivestono il ruolo di Autorità Locale di P.S., considerato che oggi non hanno rapporti diretti con il Questore. In tale ambito è necessario immaginare una figura di collegamento che, oltre a garantire un qualificato e costante rapporto tra questi Sindaci e il Questore, possa assicurare anche un’omogenea attuazione della politica della Sicurezza Pubblica su tutto il territorio provinciale in modo da rassicurare tutti i cittadini.

Da queste premesse, nell’idea del modello di sicurezza che SIULP FD persegue, appare evidente il notevole lavoro necessario per valorizzare la centralità della figura dell’Autorità tecnica di P.S..

Una centralità che non può limitarsi ai soli rapporti con le altre Istituzioni o le altre Forze di Polizia (potere di ordinanza e di coordinamento), ma che deve essere affermata innanzitutto nell’ambito delle diverse articolazioni della stessa Polizia di Stato (riconoscimento del Questore quale unico vertice funzionale e gestionale di tutte le articolazioni della Polizia di Stato).

Ecco perché diviene urgente e necessario rivendicare in capo al Questore la potestà dell’impiego di tutte le articolazioni della Polizia di Stato che insistono sul suo territorio in modo diretto e senza passaggi intermedi, ivi comprese quelle specialistiche.

Questo nuovo assetto dovrà salvaguardare comunque l’impiego del personale specialistico nei settori di rispettiva competenza, così da non snaturare la specifica funzione a cui quell’articolazione è preposta. Questo, oltre che superare quella che oggi si presenta come una procedura farraginosa, lenta ed inefficace, esalterebbe la potestà dell’Autorità tecnica di P.S., esaltandone la centralità e collocandola come collettore e centro decisionale unico per disporre l’impiego di tutte le forze disponibili.

Il tutto anche per valorizzare le scelte organizzative che si stanno operando al Dipartimento della P.S., in modo che i nuovi uffici che saranno individuati a seguito della riorganizzazione possano fungere da interfaccia diretta con le articolazioni presenti sul territorio.

Attesa la delicatezza del ruolo che queste funzioni determinano e la grave esposizione del singolo Dirigente alle responsabilità penali, civili ed erariali, SIULP FD considera pregiudiziale porre in capo all’Amministrazione l’onere – al pari di come previsto per il restante personale contrattualizzato – di una copertura assicurativa per le potenziali ricadute patrimoniali connesse all’esercizio delle funzioni e dei compiti propri della carriera, e legati all’espletamento dei diversi incarichi conferiti ai sensi delle vigenti disposizioni.

Questi, in sintesi i temi e le iniziative che SIULP FD sta ponendo in essere a tutela dell’area dirigenziale, unitamente alla predisposizione di alcune azioni legali per situazioni particolari che creano sperequazioni e divisioni all’interno anche delle stesse qualifiche che hanno progressioni o provenienze diverse, e che presto verranno presentate a tutti i Colleghi.

Il primo banco di prova che vedrà impegnato il Comitato Nazionale di SIULP FD è lo studio dei correttivi al Decreto Legislativo 95/2017, e segnatamente quelli concernenti la parte del riordino che disciplina l’istituzione dell’area dirigenziale. Un’attività che consentirà a tutti gli iscritti di percepire l’importanza del lavoro svolto dal Comitato e rispetto al quale sarà possibile esprimere un primo giudizio sulla sua incisività negoziale.

L’attuale impianto del riordino, infatti non risponde appieno alle esigenze di tutela retributiva e previdenziale di cui necessitano i colleghi Funzionari e Dirigenti.

Per la parte retributiva è appena il caso di evidenziare come l’attuale elenco delle materie oggetto di contrattazione, a nostro avviso, non consente di poter prevedere nel secondo livello i necessari istituti (si pensi ad esempio all’incremento della presenza qualificata o all’introduzione di altre indennità legate alla funzione di Autorità di P.S. ovvero a quelle esercitate dai ruoli tecnici, scientifici, sanitari e professionali) atti a remunerare la specificità della funzione senza minare l’assetto retributivo di primo livello; per la parte previdenziale perché se si considera la tarda età d’immissione in ruolo (situazione che si amplifica nel confronto con i loro omologhi delle Forze di Polizia ad ordinamento militare) per effetto del titolo di studio richiesto per l’accesso esterno alla qualifica iniziale, stante l’attuale sistema contributivo e i limiti ordinamentali di collocazione in quiescenza, ben difficilmente coloro che non avranno una progressione in carriera sino alle qualifiche apicali potranno maturare un’adeguata pensione.

Situazione questa ancora più cogente se si fa riferimento alle ricadute determinate dagli anni di blocco del tetto salariale. Una circostanza che ha ulteriormente inciso sul montante contributivo, e che impone una riflessione sull’opportunità di individuare nuovi percorsi per aumentare la contribuzione e garantire la progressione sino alle qualifiche apicali, anche tenendo conto degli attuali limiti ordinamentali che prevedono il collocamento in pensione d’ufficio. L’inaccettabile alternativa, infatti, sarebbe quella di rassegnarsi ad un rilevante differenziale tra la retribuzione percepita in servizio e l’assegno di pensione.

Una prospettiva demotivante alla cui soluzione il Comitato nazionale sta già lavorando, assieme al Siulp, con un progetto che consenta a Funzionari e Dirigenti un eventuale allungamento del periodo contributivo che possa equilibrare i perniciosi effetti dell’elevata età di ingresso, dovuta al necessario e propedeutico conseguimento del titolo di studio richiesto, e per garantire chance concrete di avanzamento retributivo attraverso il raggiungimento delle qualifiche apicali.

Un’ipotesi di lavoro non disgiunta dalla parallela introduzione di una retribuzione orizzontale da affiancare a quella verticale legata alla sola qualifica.

Il tutto tenendo conto dell’imbuto che oggi si è creato nella progressione, anche per effetto dello sbarramento verso l’alto della piramide determinato dalle assunzioni degli anni passati nei quali venivano assunti fino a trecento nuovi funzionari per ciascuna annualità. Un imbuto che in futuro, con il giusto riequilibrio delle qualifiche apicali e considerando che in futuro tale congestione non dovrebbe ripetersi atteso che gli ultimi concorsi sono solo di 100 nuove immissioni.

Siamo consapevoli che parliamo di un progetto ambizioso e complesso, ma necessario e non impossibile. Una sfida che vedrà il Siulp ancora una volta in prima linea, tramite SIULP FD, per tutelare e difendere ancor più e meglio anche gli interessi e i diritti dei Funzionari e Dirigenti così come fatto per il restante personale. Per questo, ma anche per identificare immediatamente questo nuovo soggetto e la sua voglia di fare tanta strada insieme a tutela dei colleghi, abbiamo creato anche un logo specifico che si allega alla presente.

Per dare concretezza agli impegni che SIULP FD e l’intera Organizzazione assumono nei confronti dei colleghi, stiamo predisponendo anche un’area specifica sul network del SIULP a partire dal sito nazionale, con una mail dedicata ed un help desk gestito direttamente dai componenti del Comitato nazionale. Uno strumento che servirà come supporto ai colleghi sul territorio, ma anche un front office per raccogliere tutti i suggerimenti e le istanze che provengono dai singoli posti di lavoro. Il tutto in modo immediato sfruttando le opportunità che ci offre la tecnologia ma non per questo trascurando il rapporto personale che per noi è e rimane il modo migliore per relazionarsi e accrescere le rispettive esperienze.

Il Comitato nazionale è così composto: Domenico Antonio Scali, Maurizio Masciopinto, Giuseppe Tranzillo, Nicola Zupo, Diego Trotta, Francesco Greco, Mallamace Domenico, Francesca Laboccetta, Daniele Palmieri.

A loro, e a tutti i colleghi Funzionari e Dirigenti il SIULP formula gli auguri di un buon e proficuo lavoro con l’auspicio di essere non solo protagonisti in prima linea del loro futuro per la difesa dei loro diritti, ma anche di contribuire a disegnare il futuro modello della sicurezza del nostro Paese.