Mancata corresponsione prestazioni di lavoro straordinario in esubero effettuate nel periodo aprile- dicembre 2017- Richiesta incontro urgente
Si riporta il testo della lettera inviata al Capo della Polizia Pref. Franco Gabrielli
Signor Capo della Polizia,
con la presente, veniamo a richiedere chiarimenti circa la corresponsione dei corrispettivi relativi alle prestazioni di lavoro straordinario rese in esubero dal personale della Polizia di Stato nel periodo aprile – dicembre 2017. Si tratta di competenze la cui liquidazione, dopo una serie di riporti al mese successivo, non può essere procrastinata a un orizzonte incerto.
Non appare, peraltro, giustificabile, l’assoluta mancanza di elementi di conoscenza in ordine agli intendimenti dell’Amministrazione rispetto alle criticità emerse nella gestione delle risorse relative al lavoro straordinario.
Al riguardo, i tagli operati in danno del personale, in ultimo anche quello dirigente, e il riferimento alla “valutazione della disponibilità finanziaria del capitolo”, rispetto all’erogazione dei corrispettivi afferenti alle eccedenze non retribuite, avvalorano l’ipotesi di una possibile incapienza delle risorse e suscitano dubbi e perplessità sulla gestione delle risorse destinate alla retribuzione del lavoro straordinario.
Inoltre, non abbiamo mai nascosto il nostro disappunto in ordine alla diversificazione dei limiti massimi individuali determinata dal Dipattimento che, ad esempio, con riferimento al contrasto all’immigrazione clandestina, ha operato una ulteriore discriminazione in danno dei colleghi che hanno svolto i “servizi connessi”, cui è stato applicato il limite ordinario (55 ore) invece di quello straordinario (150 ore).
Allo stesso modo, a fronte degli impegni assunti dall’Amministrazione, siamo a far rilevare che anche l’individuazione di presunte priorità per la retribuzione del lavoro straordinario pregresso, potrebbe solo generare indesiderate sperequazioni tra il personale.
La mancata retribuzione delle prestazioni di lavoro straordinario eccedente appare, dunque, inaccettabile, non solo per i servizi effettuati in relazione a esigenze specifiche, come il contrasto all’immigrazione clandestina, ma per tutte le ore di lavoro straordinario svolte in regime emergente, con cadenza quotidiana, da tutti gli operatori ordinari e delle specialità della Polizia di Stato. Il settore maggiormente penalizzato è, invero, oggi quello del controllo del territorio.
La richiesta, sempre più elevata, di prestazioni straordinarie nelle varie attività, dimostra, ormai, che non si tratta più di esigenze emergenziali, ma di una domanda strutturale che richiede risposte a regime e non a carattere estemporaneo. Peraltro, le stringenti difficoltà che si appalesano sotto il profilo del ripianamento degli organici, renderanno presumibilmente più frequente il ricorso al lavoro straordinario a fronte della necessità di mantenere elevati gli standard di efficienza nei servizi. Al riguardo, non v’è chi non veda come sia assolutamente da evitare una deriva demotivazionale nel personale, in concomitanza con l’inizio di una stagione che richiederà un impegno a 360 gradi sul fronte della sicurezza e della tutela dell’ordine democratico e delle libertà civili.
Appare, dunque, urgente e indifferibile l’esigenza di fare chiarezza sui motivi dei mancati pagamenti, sull’entità del dovuto e non corrisposto e sui tempi previsti per la liquidazione delle contabilità ancora inevase. E’ assolutamente importante per noi comprendere se vi siano problemi di natura politica o si tratti di una questione organizzativa.
Per le sopra esposte ragioni, siamo a chiederLe un urgente incontro allo scopo di ottenere ragguagli sulle iniziative che si intendono intraprendere per una rapida definizione delle problematiche evidenziate che, a nostro avviso, necessitano di una soluzione chiara e in tempi brevi.
Certi della Sua sensibilità, restiamo in attesa di un cortese cenno di riscontro, rinnovando sentimenti di elevata stima.