Reperibilità e presenza qualificata

Nel silenzio assoluto dei non innocenti, il Siulp FD informa i dirigenti.

Come noto, il transito di molti colleghi nell’area dirigenziale non ha comportato un riequilibrio delle risorse economiche destinate ai vari istituti inerenti il servizio.

Oggi ci occupiamo della reperibilità e della presenza qualificata che, come noto, se nella sostanza stanno ad indicare un unico tipo di servizio, in realtà sono due istituti ben distinti e con differenti retribuzioni.Nel dettaglio, i colleghi contrattualizzati potevano e possono ancora oggi svolgere servizio in reperibilità c.d. pattizia, ai sensi dell’art 18 ANQ; attività che viene retribuita nella misura di 17,50 euro lordi giornalieri.

Diversamente, i dirigenti per svolgere lo stesso tipo di servizio e quindi offrire disponibilità al di fuori dell’orario di servizio, si avvalgono di altro istituto, che è la c.d. presenza qualificata, di cui all’art. 64 della legge 121/81, che invece prevede la corresponsione di soli 6,20 euro lordi.

Già questo è chiaramente indicativo di una mancata attenzione dell’Amministrazione alla categoria dei dirigenti, la cui disponibilità è retribuita in maniera non solo differente, ma addirittura di gran lunga inferiore rispetto all’analogo servizio svolto dagli altri colleghi contrattualizzati.

E questo è un classico esempio in cui alla maggiore assunzione di responsabilità non corrisponde un adeguato e congruo trattamento economico. Questo è uno dei motivi che ha portato il Siulp FD a rivendicare ed ottenere la contrattualizzazione.

Ciò premesso, la situazione attuale è degna di nota anche perché i colleghi transitati nell’area dirigenziale, VQA e VQ, e che continuano ad offrire la loro disponibilità in orari non di servizio, non percepiscono alcuna retribuzione per tale istituto, posto che la capienza dei fondi della presenza qualificata dei dirigenti ha avuto un incremento con il riordino che da solo non è sufficiente ed inoltre non è stato ancora reso esigibile (900.000 euro).

Tale situazione, che sarà certamente risolta e sanata nella contrattualizzazione della dirigenza prevista per l’anno 2019, necessita però di un intervento urgente e risolutivo, nell’interesse dei colleghi, e che ristabilisca anche le regole minime per garantire dignità alla funzione dirigenziale.

Il Siulp FD sta affrontando tale importante problematica chiedendo l’emanazione di uno specifico decreto interministeriale che vada a destinare gli importi non utilizzati nel riordino delle carriere e che ammontano a circa 900.000 euro, per retribuire sin da subito le presenze qualificate effettuate dai dirigenti.

Precisiamo che oltre ai 900.000 euro che sono di fatto esigibili con il dpcm, il Siulp FD sta chiedendo che a tale somma possa essere aggiunta l’ulteriore somma di 1,5 milioni di euro che proviene dal dcpm del 18 marzo 2018, all’atto della sottoscrizione dell’ultimo contratto di lavoro, in modo da distribuirli per il pagamento delle competenze accessorie.

Oltre quanto detto, stiamo lavorando per inserire nella legge di stabilità 2019 un emendamento con il quale si stanzia una somma aggiuntiva di ulteriori 7 milioni di euro per finanziare la contrattualizzazione dell’area dirigenziale.

Di tale somma, secondo i criteri di ripartizione tra le varie Amministrazioni, alla dirigenza della Polizia di Stato dovrebbero giungere 2,8 milioni di euro.

Il Siulp FD ha inteso iniziare una strada diretta alla tutela sindacale e dei diritti per i funzionari e dirigenti della Polizia di Stato utilizzando la chiarezza e la trasparenza, qualità del nostro essere.

“Se pensi in grande allora pensi Siulp”

Per il Siulp Funzionari e Dirigenti

Domenico Antonio Scali