Disciplina transitoria per il conferimento di incarichi ai Funzionari della Polizia di Stato. Richiesta incontro urgente
Riportiamo il testo della richiesta di incontro inviata al Direttore Centrale per le Risorse Umane Dr. Giuseppe SCANDONE
Egregio Direttore,
in relazione alla recente circolare esplicativa sul conferimento degli incarichi dei Funzionari della Polizia di Stato, si comprendono le difficoltà che l’Amministrazione sta incontrando nel fare chiarezza in un contesto normativo e regolamentare complesso quale è la disciplina degli incarichi dei Funzionari direttivi.
Un compito certamente di non semplice soluzione, considerando il momento storico che vede il sovrapporsi della normativa sul riordino delle carriere, con la specifica individuazione dei posti funzione attribuiti alla Dirigenza e le modifiche già introdotte o in corso di attuazione indicate dai provvedimenti correttivi al riordino.
Va precisato, intanto, che nutriamo forti dubbi sullo strumento utilizzato per disciplinare tale materia, essendo intervenuti con una circolare per regolamentare aspetti che dovrebbero essere invece oggetto di normativa primaria.
Ciò premesso, si deve innanzitutto evidenziare che il tentativo di fare chiarezza sugli incarichi dei Funzionari direttivi, di cui alla circolare n. 333/smop/2.1222/2019 del 7 novembre c.m., in realtà va a incidere in maniera non comprensibile sulle prerogative dei Questori con riferimento all’organizzazione degli uffici, comprimendo fino ad annullare ogni margine di discrezionalità di dette Autorità tecniche di P.S. le quali, sinora, nell’assegnare gli incarichi, pur tenendo conto del rispetto delle norme e delle direttive dipartimentali, hanno saputo coniugare la peculiarità del territorio con le risorse disponibili. Scelte che fino ad oggi hanno garantito funzionalità, rispetto delle funzioni e finanche le aspettative del personale.
Problema che, per quanto attiene all’organizzazione degli Uffici, riguarda ovviamente anche gli Uffici di Specialità.
Infatti, la cennata circolare nega al Questore la possibilità di attribuire incarichi ai funzionari nel rispetto della meritocrazia, delle esigenze peculiari dei singoli uffici e anche delle aspettative e disponibilità dei singoli funzionari, dovendosi attenere a criteri rigidamente predeterminati dal Dipartimento.
E allora, ci si consenta di dire, ma come può il Questore assicurare l’efficienza dei servizi attribuiti all’Autorità di P.S. se non ha alcuna possibilità decisionale in merito all’attribuzione degli incarichi ai più stretti collaboratori?
Nel particolare si consideri che al Questore, che già non poteva attribuire incarichi ai Primi Dirigenti, era già stata da tempo preclusa anche la possibilità di attribuire incarichi per la dirigenza di determinati uffici (ad es. Squadra Mobile, D.I.G.O.S. e addirittura il Vicario).
Ciò non bastando, con l’attuazione del riordino si è altresì deciso che il Questore non avesse possibilità di decidere l’assegnazione di qualsivoglia incarico dirigenziale, nemmeno per i Vice Questori e i Vice Questori Aggiunti, perché di esclusiva prerogativa dipartimentale.
Adesso, che con la circolare in argomento si è arrivati anche a determinare con precisione la tipologia di incarico da affidare alla responsabilità dei Funzionari direttivi, si può tranquillamente concludere che al Questore vengono attribuite certamente le responsabilità dell’Autorità di P.S., ma non le prerogative, con il risultato di ingessarne le attività, con le conseguenti ripercussioni negative sull’efficienza dei servizi e sulle risposte fornite ai cittadini.
In questo contesto viene spontaneo chiedersi se, come si ritiene, non fosse stato quantomeno opportuno coinvolgere i Questori nella fase decisionale prodromica alla determinazione assunta con la circolare in argomento.
Al riguardo, si ribadisce la posizione di questa O.S. che vede la necessarietà dell’inquadramento nei ruoli dirigenziali anche della qualifica di Commissario Capo, tenendo in debita considerazione che per l’accesso alla detta qualifica viene richiesto il possesso della laurea magistrale, a differenza di quanto avviene per gli altri funzionari direttivi.
Questa circolare, invece, va nella direzione opposta, operando un pericoloso livellamento verso il basso della qualifica di Commissario Capo, alla quale non viene nemmeno riconosciuta la funzione apicale all’interno del ruolo direttivo.
Nell’accogliere con favore la determinazione di mantenere l’incarico per i Colleghi che attualmente rivestono la responsabilità di uffici che diverranno di prerogativa dirigenziale, sottolineiamo però la necessità di prevedere un sistema di valutazione che non discrimini gli altri Colleghi, ai quali tale possibilità viene oggi preclusa per l’intervento sopravvenuto del provvedimento normativo in argomento.
Per tali motivi, con la presente chiediamo un incontro urgente con la S.V. al fine di affrontare compiutamente le su esposte problematiche.